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Viaggiare con animali domestici rappresenta un’esperienza desiderata da molti amanti degli animali. È tuttavia fondamentale conoscere le regolamentazioni vigenti riguardanti il trasporto di cani, gatti e furetti. In particolare, il passaporto per animali da compagnia è un documento indispensabile per chi intende spostarsi attraverso i confini, sia in Europa che verso Paesi terzi.
Il passaporto per animali domestici
Il passaporto europeo per animali costituisce un documento ufficiale che attesta l’identità dell’animale attraverso il numero di identificazione, che può essere un microchip o un tatuaggio. Questo documento contiene anche informazioni sul proprietario e certifica le vaccinazioni e i trattamenti antiparassitari ricevuti dall’animale.
È importante notare che, sebbene il passaporto sia necessario per viaggiare all’estero, non è richiesto per gli spostamenti all’interno dell’Italia.
Requisiti per il rilascio del passaporto
Per ottenere il passaporto, i cani, i gatti e i furetti devono essere identificati tramite microchip e registrati nell’anagrafe degli animali.
I cani, ad esempio, devono essere iscritti all’anagrafe canina regionale, mentre gatti e furetti devono essere registrati nella sezione specifica. È fondamentale che gli animali abbiano più di tre mesi di età e siano accompagnati dal passaporto.
Normative per l’espatrio
Quando si tratta di espatriare, il passaporto deve contenere la registrazione della vaccinazione contro la rabbia, effettuata almeno 21 giorni prima della partenza. Inoltre, è necessario che la vaccinazione non sia scaduta. Pertanto, per poter espatriare, un animale deve avere almeno 12 settimane e 21 giorni di vita. La vaccinazione deve essere eseguita da un veterinario autorizzato, e le successive vaccinazioni devono essere effettuate secondo i termini previsti.
Viaggiare con animali non vaccinati
Se un animale ha meno di tre mesi e non è stato vaccinato contro la rabbia, è fondamentale contattare l’ufficio consolare del Paese di destinazione per verificare se l’ingresso dell’animale sia consentito. Qualora l’ingresso fosse autorizzato, l’animale deve possedere un passaporto e non deve aver avuto contatti con animali selvatici.
Reintroduzione in Italia
La reintroduzione di animali provenienti da Paesi terzi in Italia è soggetta a requisiti variabili, a seconda della classificazione del Paese di provenienza. È vietato introdurre in Italia cani e gatti di età inferiore ai tre mesi che non siano stati vaccinati contro la rabbia. Inoltre, per gli animali rientrati da Paesi terzi, è richiesta una serie di garanzie sanitarie specifiche.
Controlli e misure sanitarie
Qualora un animale proveniente da un Paese terzo venga reintrodotto in Italia, è necessario dimostrare che l’animale ha rispettato tutte le normative sanitarie vigenti. È fondamentale mantenere una comunicazione costante con le autorità sanitarie locali e consultare il sito del Ministero della Salute per eventuali aggiornamenti.
Come richiedere il passaporto
Il passaporto per animali domestici può essere richiesto presso il Dipartimento Veterinario dell’ATS. La procedura di richiesta deve essere effettuata online, e i documenti necessari sono indicati sul sito web dell’ATS. Generalmente, il rilascio avviene in tempi brevi, non oltre trenta giorni dalla presentazione della richiesta.
Validità e smarrimento del passaporto
Il passaporto per animali domestici non ha una scadenza come documento identificativo, ma la sua validità per l’espatrio è condizionata dalle vaccinazioni antirabbiche. In caso di smarrimento, il proprietario è tenuto a sporgere denuncia e richiedere un duplicato. Inoltre, in caso di cambio di proprietà o decesso dell’animale, è necessario comunicare il cambiamento al Dipartimento Veterinario.
Viaggiare con animali domestici rappresenta un’opportunità unica, ma è fondamentale seguire le normative appropriate per garantire la sicurezza e il benessere degli animali. Conoscere il processo per il rilascio del passaporto e le condizioni di espatrio è essenziale per vivere un’esperienza di viaggio senza intoppi.





